Medjugorje . Riflessioni dei teologi sui messaggi
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Rileggendo i suoi messaggi ci accorgiamo, però, che la Mamma celeste, insieme alla preghiera, ci chiede anche il digiuno. Ma la società consumistica in cui viviamo tende a non farsi mancare nulla o quasi, per cui, parlare di digiuno sembra a dir poco strano. Qualcuno magari si spaventa addirittura. Eppure non dovrebbe essere assolutamente così, anzi, se valutiamo la cosa, il digiuno oltre che essere una pratica di elevazione spirituale, ha un grandissimo valore terapeutico.
Noi occidentali siamo tutti superalimentati, per cui i medici sostengono l’opportunità del digiuno. Secondo il loro parere, i giorni di digiuno sono particolarmente preziosi per il nostro organismo che ha la possibilità di liberarsi da tossine e purificarsi convenientemente. È anche il caso di aggiungere che noi, con l’eccesso di alimentazione, rischiamo di danneggiare la nostra sfera psichica, oltre che la vita spirituale.
Infatti, quando ci troviamo in situazioni problematiche, incapaci come siamo di sopportare rinunce e privazioni, possiamo cadere più facilmente nello sconforto e disperarci. Questo è un rischio cui vanno facilmente soggetti i giovani che, abituati dai genitori ad avere tutto il possibile, non sanno poi affrontare le tentazioni e quando sono costretti a sopportare privazioni o delusioni vanno in crisi.
Il digiuno diventa, quindi, un efficace mezzo alternativo all’imperante mentalità consumistica ed edonistica che continuamente si sforza di creare nuovi bisogni indotti che diventano cause prime delle più svariate conseguenze nocive. Per contro, la pratica del digiuno, antica quasi quanto l’essere umano, aiuta l’uomo a spogliarsi delle sue passioni, a dominare potentemente i propri sensi, a camminare secondo lo spirito. Sappiamo che Gesù digiunava spesso (non si limitò ai 40 giorni di digiuno nel deserto) e questa santa pratica è sempre stata accolta dai credenti che, unendola alla preghiera, se ne avvalevano – oltre che come mezzo di purificazione – anche quale forma di espiazione ed impetrazione.
È stato possibile verificare che, quando si digiuna, si prega meglio, si entra più profondamente nel proprio cuore e si riesce a vincere facilmente la distrazione. Il digiuno aumenta il nostro desiderio di incontrarci con Dio per cui il nostro cuore si apre a Lui e sperimentiamo le parole di Gesù: “Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!”. Questo invito, molte volte ripetuto, della Madonna ci libera, tra l’altro, dall’attaccamento al peccato e dagli attacchi di Satana che, anzi, va messo in fuga.
È chiaro che il digiuno, come pure la preghiera, va fatto senza nessuna ostentazione farisaica ma sempre con tanto amore ed in perf4etto spirito di semplicità. Più forte è l’amore, il desiderio di Dio, l’abbandono totale di sé all’Altissimo, più diventa facile e prolungabile il digiuno. La mistica Teresa Neumann riuscì a vivere 40 anni alimentandosi esclusivamente con l’Eucaristia.
La S. Vergine sostiene che il digiuno migliore è quello a pane e acqua (almeno 1,5 lt di acqua , al giorno) ma, per chi ha difficoltà alimentari, esistono molte altre forme di digiuno, pure efficaci. Innanzitutto, la rinuncia alla televisione (che la Madonna vorrebbe che guardassimo il meno possibile perché, «Dopo che avete guardato la televisione, siete distratti (bombardati da una quantità incredibile di stimoli visivi, cromatici, acustici e, talvolta, conditi con immagini subliminali), e poi non pregate bene».
C’è da aggiungere che la televisione è arrivata a sostituire Dio in molte famiglie. I programmi televisivi condizionano i ritmi della vita domestica, imponendo degli orari. Aggiungiamo poi che scoraggia il dialogo ed insegna comportamenti tutt’altro che cristiani. In tante famiglie, anche cristiane, si preferisce guardare la TV piuttosto che raccogliersi in preghiera.
Padre Jozo, grande testimone di Medjugorje, soleva dire: “Non so cosa pensi del digiuno ma so che hai bisogno di digiunare.Ti supplico di non dimenticareche mercoledì e venerdìsono giorni di sacrificio, giorni di grande amore”.
Il Redattore
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