Meeting internazionale di bioetica della biosfera
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Il Meeting internazionale di bioetica della biosfera
si terrà il 24 e 25 giugno
presso la biblioteca comunale di Isernia
.Questa del 2016 è la V edizione del meeting di bioetica della biosfera o se si vuole, di “bioetica ambientale”,promossa dall’Istituto italiano di bioetica in collaborazione col Centro Universitario di ricerca bioetica. Mimesis, mette a disposizione la raccolta dei resoconti delle precedenti edizioni. Il tema di AmbientaMente 2016 sarà molto incentrato sulle tecnologie legate ai problemi ambientali e per la prima volta avrà modo di confrontarsi prendendo in esame anche l’intervento di un Papa. Mai era accaduto infatti che un Pontefice dedicasse la Sua attenzione all’ambiente in maniera così solenne: 246 paragrafi promulgati non a caso il 24 maggio 2015, giorno di Pentecoste cioé, il giorno dell’effusione dello Spirito Santo Creatore che rinnova la Creazione.
Papa Francesco affronta il tema con toni quasi drammatici tracciando un parallelo tra “Pacem in terris” e “Laudato sì”. Analogamente infatti all’appello di Giovanni XXIII lanciato a tutti gli uomini di buona volontà perché corressero ai ripari e scongiurassero l’imminente guerra nucleare, Francesco si rivolge al mondo intero perché prenda atto che la casa comune degli uomini e degli animali, la terra, si va deteriorando. Francesco quindi fa arrivare un’aria nuova anche alla bioetica. La panoramica sulla migliore ricerca scientifica in tema di ambiente in “Laudato sì”, offre a Sua Santità l’occasione per formulare la Sua proposta di “ecologia integrale” che tiene conto di tutti gli elementi del pianeta terra: acqua, aria, energia, ma anche degli abitanti siano essi viventi vegetali ed animali, siano essi umani. Un passo importante per coinvolgere i potenti della terra tutti sulle questioni della conservazione dell’ambiente.
Il Papa sottolinea inoltre come spesso molti uomini finiscano per subire lo stesso destino degli scarti della terra quando sono rovinati da scelte economiche e finanziarie scellerate dei governi. Il Papa riconosce che i problemi dell’ambiente non possono avere un’unica modalità risolutiva ad interpretarli, ma che le soluzioni sono molteplici a significare che non saranno solamente gli ambientalisti, i bioetici ed i politici a darci soluzioni efficaci, ma anche molti altri avranno modo di portare il loro contributo a trovare soluzioni ai problemi ambientali per aiutarci a conservare il Creato: poeti, artisti, culture popolari, vita spirituale.
S’è vero che dobbiamo riparare quello che abbiamo distrutto, allora nessun ramo delle scienze, tanto meno alcuna saggezza popolare potrà essere trascurata e nemmeno quindi la saggezza religiosa che diventa una delle risorse per cominciare il cammino sul sentiero del cambiamento. La stessa Chiesa quindi potrà dire la sua intorno al tavolo di lavoro dove si confronteranno gli esperti…
Prof. Pasquale Giustiniani
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