Messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al XXXIII Festival dei Giovani

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In occasione del 33° Festival dei giovani “Mladifest”, previsto a Mediugorje dal 1 al 6 agosto, il Santo Padre Francesco ha voluto far pervenire ai partecipanti un suo personale messaggio, per far loro avvertire la sua paterna vicinanza.
Come in quel tempo così anche oggi Gesù si rivolge a tutti voi, cari giovani, e con la parola-guida del Festival, ispirata al Vangelo appena menzionato, vi invita: “Imparate da me e troverete la pace”.
Il Signore non riserva queste parole solo agli apostoli o a qualcuno dei suoi amici, ma le rivolge a tutti coloro che sono stanchi e oppressi. Egli sa quanto la vita può essere difficile e che ci sono molte cose che ci affaticano il cuore: tante delusioni, diverse ferite del passato, pesi che portiamo e ingiustizie che sopportiamo, molte incertezze e preoccupazioni. Di fronte a tutto questo Gesù ci dice: “Venite a me e imparate da me”. Si tratta di un invito a muoversi, a non restare fermi, congelati e impauriti davanti alla vita, e ad affidarsi a Lui. Sembra facile, ma nei momenti bui viene naturale chiudersi dentro sé stessi. Gesù invece vuole tirarci fuori, perciò ci dice “Vieni”.
Bisogna quindi uscire da se stessi e andare verso Colui che ci chiama per insegnarci quanto sia dolce prendere il suo giogo che può far giungere a comprendere quale sia la volontà di Dio su ciascuno di noi. Un giogo che si fonda sulla legge dell’amore: “amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati”. Perché – dice il Papa – il vero rimedio alle ferite dell’umanità è uno stile di vita basato sull’amore fraterno, che ha la sua radice nell’amore di Dio.
In questo tempo di timori e di grandi incertezze, il Pontefice rassicura i giovani: “Carissimi, non abbiate paura, andate a Cristo con tutto quello che state portando dentro il cuore, egli è l’unico Signore che offre il vero ristoro e la vera pace.
Affidandoli tutti all’amore materno di Maria, conclude con queste parole:
“Lo sguardo di Dio Padre che vi ama personalmente vi accompagni ogni giorno, così che, nelle relazioni con gli altri, possiate essere testimoni della pace che riceverete in dono”.
Il Messaggio si chiude con l’apostolica benedizione.