Non sono ancora una foto sopra una lapide
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Il libro di Antonello De Giorgio,Non sono ancora una foto sopra una lapide! Quando ad un individuo diagnosticano un tumore maligno, un uomo, vestito di bianco (non è un angelo) si avvicina con circospezione. Il medico usa mezze frasi e modi garbati: “Ho visto l’esito degli esami, conosco il suo dottore, siamo in buone mani…”
Può anche capitare, come è successo allo scrittore che la comunicazione avvenga in modo freddo e distaccato attraverso una telefonata mentre, in ufficio, svolge la propria attività lavorativa. L’effetto, in questo caso è devastante.
Può anche capitare, come è successo allo scrittore che la comunicazione avvenga in modo freddo e distaccato attraverso una telefonata mentre, in ufficio, svolge la propria attività lavorativa. L’effetto, in questo caso è devastante.
Per superare questa avversità della vita lo scrittore ha utilizzato una tecnica da lui soprannominata “teoria delle 3 F: Fede, Famiglia, Follia”.Il libro, autobiografico, è una testimonianza continua e positiva. La ricerca della fede, l’aiuto della famiglia e quella sana follia che porta ad “irridere” le situazioni, anche le più avverse, non dimenticando di essere marito, padre ed educatore.
La Redazione
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