Ottobre – Mese dedicato alla Madonna – 10° giorno
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Il mese di preparazione alla consacrazione
10° giorno – Disprezzo del mondo
SETTIMA PRATICA – I fedeli servi di Maria devono molto disprezzare, odiare e fuggire il mondo corrotto, e servirsi delle pratiche per il disprezzo del mondo elencate nella prima parte.
2 • PRATICHE INTERNE
Oltre le pratiche esterne della devozione che ho spiegato e che non bisogna omettere per negligenza né per disprezzo per quanto lo stato e la condizione di ciascuno lo comporta, ecco qualche pratica interna molto santificante per quelli che lo Spirito Santo chiama ad alta perfezione.Con quattro parole, si tratta di fare tutte le proprie azioni PER MEZZO DI MARIA, CON MARIA, IN MARIA E PER MARIA per poterle compiere più perfettamente per mezzo di Gesù, con Gesù, in Gesù e per Gesù, per mezzo di Maria
PRIMA PRATICA – Bisogna fare le proprie azioni per mezzo di Maria. Cioè, occorre che obbediscano in ogni cosa alla Madonna e che si indirizzino sempre per mezzo del suo spirito che è il santo Spirito di Dio.
« Quanti son mossi dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio ». Quanti sono mossi dallo spirito di Maria, questi sono figli di Maria, e di conseguenza figli di Dio — come abbiamo già dimostrato. E fra tanti devoti della Madonna non sono veri e fedeli devoti se non quelli che si guidano secondo lo spirito di lei.
Ho detto che lo spirito di Maria era lo Spirito di Dio: infatti ella non si è mai regolata con la propria mentalità, ma sempre secondo quella di Dio di cui tanto si era impadronita da farla diventare mentalità di Maria. Per questo sant’Ambrogio dice: Sii in singulis ecc… – «Che l’anima di Maria sia in ciascuno per glorificarvi il Signore; che lo spirito di Maria sia in ciascuno per rallegrarsi in Dio! »
Quanto è fortunata un’anima quando, sull’esempio del buon fratello gesuita Rodriguez, morto in odore di santità, è completamente permeata e diretta dallo spirito della Madonna, spirito dolce e forte, zelante e prudente, umile e coraggioso, puro e fecondo!
Affinchè l’anima si lasci guidare da questo spirito di Maria bisogna:
a) Rinunciare al proprio spirito, ai propri lumi e volontà prima di compiere qualcosa: per esempio, prima dell’orazione, prima di celebrare o di sentire la santa messa, prima di comunicarsi, eccetera… perché le tenebre del nostro intelletto personale e la malizia della personale volontà ed iniziativa, qualora seguite benché possano sembrarci buone, ostacolerebbero il santo spirito di Maria;
b) abbandonarsi allo spirito di Maria per esserne mossi e guidati secondo il modo da lei voluto. Bisogna mettere ed abbandonarsi fra le sue mani verginali come un utensile fra le mani dell’operaio, come un liuto sotto le dita di un bravo suonatore.
Bisogna perdersi ed abbandonarsi in lei come una pietra gettata in mare; questo lo si fa con semplicità ed in un attimo, con un’occhiata della mente, con un piccolo movimento della volontà, oppure a parole, dicendo, per esempio: «Rinuncio a me stesso e mi do a te, cara mamma! ». E benché non si senta alcuna dolcezza sensibile in tale atto d’unione, non per questo è meno autentico: proprio come se sì dicesse — Dio ce ne guardi! «Mi do al diavolo! », con altrettanta sincerità: benché lo si dica senza alcun mutamento controllabile, si apparterrebbe non meno realmente al demonio;
c) di tanto in tanto, durante e dopo l’azione, rinnovare lo stesso atto di offerta e di unione; e più lo si farà, più presto ci si santificherà, e più presto si giungerà all’unione con Cristo, la quale segue sempre e necessariamente l’unione a Maria, poiché lo spirito di Maria è lo spirito di Gesù.
P. Luigi Grignon de Montfort
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