Preparazione alla Consacrazione al C. I. Di Maria – RICERCA DELLA MAGGIOR GLORIA DI DIO – II
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Per mezzo di questa pratica, reputando un niente tutto quello che pensa o che fa da sola, e non ponendo appoggio e compiacimento che nelle disposizioni di Maria per avvicinarsi a Gesù, e perfino per parlargli, l’anima pratica molta più umiltà delle anime che agiscono da sole e che han trovato appoggio e compiacimento impercettibile nelle proprie disposizioni. Per questo, allora, glorifica maggiormente Dio, il quale non si sente più glorificato se non dagli umili e dai poveri nel cuore.
perché la Madonna, degnandosi di ricevere fra le sue mani verginali, per immensa carità, il dono delle nostre azioni, sa dare a queste una bellezza ed uno splendore meravigliosi. Le offre lei medesima al Cristo, e facilmente Gesù ne viene più glorificato che se le ricevesse dalle nostre mani disoneste.
infine, perché non potrai mai pensare a Maria senza che Maria al posto tuo non pensi a Dio; non potrai mai lodare ed onorare Maria, senza che Maria con te non lodi e non onori Dio.
Maria è completamente relativa a Dio, e la chiamerò benissimo il relativo di Dio, perché non ha ragione di esistere se non per rapporto a Dio; oppure la chiamerò l’eco di Dio, perché non dice e non ripete che Dio. Se dici: Maria! lei ripete Dio! Santa Elisabetta lodò Maria e la chiamò beata perché aveva creduto; Maria, eco fedele di Dio, cantò: «La mia anima glorifica il Signore! ».
E quanto Maria ha fatto in quella occasione lo rifà tutti i giorni: quando la si loda, la si ama, la si onora o le si fa un dono, vien lodato Dio, vien amato Dio, vien onorato Dio, si fa un dono a Dio per mezzo di Maria ed in Maria.
S. Luigi Grignon de Montfort
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