Sacerdozio di amore e di zelo
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Sacerdozio di amore e di zelo; che cosa significa questa parola? A me pare che sia la pratica di questo solo ideale: apprezzare Dio sopra tutte le cose, glorificarlo in tutte le cose, vivere di Lui, vivere per Lui solo.
Quello che un Sacerdote compie per un ministero speciale, un’anima lo compie per amore.
Il Sacerdote benedice, e l’anima diffonde come benedizione il soave profumo della virtù di Cristo Gesù.
Il Sacerdote consacra, fa discendere Gesù sull’altare, e l’anima lo fa… discendere in tutto: ogni attività, ogni forza diventa Gesù, per amore di chi lo apprezza e lo glorifica in tutte le cose; ed allora si trova Gesù in tutto, come lo trovava San Francesco d’Assisi, persino nello spettro della morte!
Il Sacerdote prega nel nome della Chiesa, e l’anima prega nel nome delle altre; la sua preghiera non è soltanto una soddisfazione sua personale, non è uno sfogo, ma è una voce che impetra misericordia, che fa cadere la rugiada del Cielo sulle anime che hanno la sublime missione di far nascere Gesù buono in altre anime.
Il Sacerdote assolve dai peccati, e l’anima fa da infermiera: prepara l’infermo dello spirito con l’apostolato, l’aiuta con la preghiera, lo spinge a presentare le sue miserie al medico celeste.
Il Sacerdote parla nel nome di Dio la parola di vita, e l’anima raccoglie i fiori più belli che spuntano nel campo, per farne sentire il profumo.
Il Sacerdote è l’agricoltore, l’anima è la fioraia ecc. …che muta le aride pareti di una stanza ammuffita dai drappi e dagli ornamenti vani, in una serra di fiori. Saranno fiori che non vivono, ma sono abbastanza profumati per attrarre il desiderio altrui nella santa quiete dei campi.
Il Sacerdote è l’artista che lavora per ufficio; l’anima è la dilettante che lavora e può lavorare con entusiasmo. L’arte sua può essere più… faticosa, ma può essere ugualmente efficace per la gloria di Dio.
Il Sacerdote è consacrato a Dio col sacrosanto carattere che ha; l’anima gli è consacrata con l’amore; il suo stato la mette nella bella condizione di cercare Dio e di riguardarsi come sua in tutto il senso di questa parola.
Il Sacerdote, assunto fra gli uomini, è costituito per gli uomini; la sua ricchezza spirituale altissima lo rende, principalmente per gli altri, tutto a tutti, per guadagnare tutti a Gesù Cristo. L’anima rinunzia, se mai a quello che può essere per lei una consolazione spirituale, si rende interamente attiva. Conosce la Fede per difenderla, conosce il bene per farlo amare; approfondisce la bontà di Dio per farla apprezzare; freme di santo dolore nel vedere un’anima lontana da Dio e si sforza di ricondurvela; forma della sua coscienza un carattere forte, che in certo qual modo è per essa come un Sacramento reale che spunta dall’amore.
don Dolindo Ruotolo
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