Storia di una vocazione
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UN PENSIERO AL GIORNO CON DON GIÒ (1975- 2004)
Dal diario: “Io sono un sogno di Dio”
La preghiera… come la pelle
Ho capito il perché della preghiera,
e che deve essere come la pelle che è sempre con noi,
perché ci fa maturare internamente,
ci fa crescere.
Commento di don Arturo Bellini
Bisogna pregare sempre, come non si smette di respirare. Per dire a se stesso questa necessità, Giò sceglie l’immagine della pelle. La preghiera è “come la pelle, che è sempre con noi”. La pelle fa tutt’uno con la vita, avvolge e protegge il nostro corpo e gli dà un aspetto liscio e armonioso. Nulla vi è di più fragile della pelle. Questa fragilità fatta di debolezza e tenerezza è a servizio della vita. Senza la pelle il corpo è esposto all’assalto di microbi di ogni genere e soffre terribilmente.
Abbiamo bisogno che la pelle ci accompagni sempre e per essa occorre molto riguardo perché con gli anni si deteriora ed è più sensibile alle influenze esterne. Se la pelle soffre tutto il corpo soffre.
La preghiera come la pelle…
Senza la preghiera la vita spirituale va in rovina. Con la preghiera la vita spirituale si ravviva e dal fondo del cuore sgorga il “Tu!”, rivolto al Padre che ci segue, ci aspetta, ci ama.
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