Veggenti di Medjugorje al Palasport di Mirandola
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Oltre 1500 persone hanno accolto, ieri, Marija Pavlovic, veggente di Medjugorje. Il lungo pomeriggio che si è svolto al Palasport ha visto la partecipazione di fedeli di ogni età e provenienza. Una festa allegra, tra canti, balli, preghiere e momenti di confronto e di riflessione con studiosi ed esperti in apparizioni mariane. La lunga maratona è cominciata alle 14.30 e si è protratta fino a sera.
Il momento più atteso ed emozionante alle 17.15, quando Marija è salita sul palco per portare la sua testimonianza e raccontare la propria esperienza di incontro con la Madonna, che le appare quotidianamente da ben 30 anni: «La mente umana tende, oggi, a rinnegare il soprannaturale – spiega Pavlovic – Ma fede e ragione possono coesistere e noi veggenti siamo un gregge voluto da Dio per pregare anche per coloro che non credono, non pregano, non sperano e, soprattutto, non amano.
Ci sentiamo come fili invisibili tra cielo e terra».La donna croata ha raccontato anche alcuni episodi relativi alle apparizioni, in particolare di quelle avute negli anni Ottanta, quando era solo una bambina: «Ricordo che, prima delle apparizioni, in famiglia non si usava chiudere la porta d’ingresso a chiave. Quando si seppe delle visioni, le persone del mio villaggio, e poi quelle di altri paesi, hanno cominciato a fare pellegrinaggi.
Una notte mi sono svegliata perché sentivo alcune voci che recitavano una preghiera. Pensavo provenissero dalla collina delle apparizioni e, invece, mi sono ritrovata alcune donne attorno al letto. Da quel momento abbiamo chiuso a chiave la porta di casa!» Marjia ha descritto i momenti più intensi che l’hanno portata a confrontarsi con la Madonna: «E’ bellissima e conosce i nomi di ciascuno di noi; ci ama e si rivolge a tutti gli uomini e le donne, senza alcuna distinzione.
Le apparizioni avvengono ogni sera, durano dai 3 ai 20 minuti e in quei momenti mi sento come se fossi in Paradiso. Fin da bambini io, Vicka e Ivan (gli altri veggenti che hanno quotidianamente le apparizioni, a differenza di Ivanka, Jakov e Mirjana che vivono questa esperienza una sola volta l’anno, ndr) ci siamo sentiti protetti da questa bellissima figura materna: ci siamo innamorati subito di lei e, ancora oggi, portiamo al prossimo i suoi messaggi di pace».
Durante il pomeriggio, alcuni giornalisti e scienziati hanno portato il proprio contributo per cercare di dare una spiegazione a tali fenomeni, comprovando, attraverso studi e teorie diverse, la veridicità delle apparizioni. Tra questi: Saverio Gaeta, giornalista di Radio Maria e Famiglia Cristiana; Luigi Frigerio, Primario Ospedali Riuniti di Bergamo; Mario Botta, cardiochirurgo del Riguarda di Milano: Giulio Fanti dellUniversità di Padova. Importante anche l’intervento di Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, in un’intervista audio-video.
Silvia Marchetti
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